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+SALVATORE MICALEF
PER GRAZIA DI DIO E DELLA SANTA CHIESA
VESCOVO ORDINARIO

Prot. n. 199/2022 v-o

LETTERA APOSTOLICA

“Ave Maria, Virtus, contra insidias malorum”

“Maria vincitrice sul peccato, sul male e sulla morte eterna dell’anima,
investita della Grazia Divina, è il terrore dei demoni”

Eminenze, Eccellenze Reverendissime;
Venerati Diaconi e Sacerdoti;
Cari fratelli e sorelle;
la grazia di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. L’argomento di questa nuova Lettera Apostolica si sviluppa sulla potenza della Preghiera dell’Ave Maria, che ogni volta viene ripetuta nel Santo Rosario, schiaccia come un enorme macigno la testa orgogliosa di lucifero e di tutto il suo diabolico inferno. San Padre Pio, grande devoto della Madre di Dio, diceva sempre: “Gualiò, ogni Ave Maria è n’à mazzata in capo a quell’altro”. Questa bellissima, semplice, umile preghiera, fu introdotta come antifona nel Breviario Romano da Papa Pio V, in occasione della Festa dell’Annunciazione del Signore nel 1568. Gesù disse durante un colloquio d’amore a una veggente: “Figliola, prima di venire direttamente da me a chiedere le grazie, dovete passare da mia Madre, a Lei nulla posso rifiutare”. Ecco perché, la figura di Maria è importante per tutta l’umanità sparsa sulla terra, perché fa da mediatrice tra noi e il cielo, ci protegge continuamente dagli attacchi del nemico infernale, che desidera ardentemente la nostra distruzione. L’Ave Maria è composta da una prima parte da dei brani evangelici; tratti dal capitolo che parla dell’Annunciazione del Verbo Incarnato, nel Vangelo Secondo Luca, (Lc 1, 28), “Rallegrati piena di grazia, il Signore è con te”, e l’altro il versetto della Visitazione di Maria a Santa Elisabetta, (Lc 1, 42), “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo”. Soltanto nel XV secolo viene aggiunto alla parte finale il Santo Nome di Gesù, che fa tremare l’inferno fin sotto le sue fondamenta. Nel XII secolo, le comunità monastiche, predicatore, mendicanti, domenicani, francescani ecc. ecc., hanno completato la seconda parte dell’Ave Maria, che si diffuse nella vita e nella fede delle comunità cristiane fino ai nostri giorni. Bisogna aggiungere che la devozione a Maria Santissima nasce principalmente in occidente nel giorno di Natale dell’Anno del Signore 330. Diede spunto nelle loro riflessioni spirituali a grandi teologi come: Sant’Agostino nel 440, a Papa Leone Magno nel 461, componendo bellissime omelie, che nel corso dei secoli furono il punto di partenza di tutta la Teologia Mariana. Ora entreremo a fondo nel nostro argomento, illustrando la struttura di questa bellissima preghiera, che illumina con la Grazia divina, la nostra vita fisica e spirituale di ogni singolo fedele sparso in ogni angolo della terra. È arrivato il momento di porci una semplice e concreta domanda:
D: Qual è realmente il significato dell’Ave Maria?
R: Andiamo per ordine e grado e analizziamo i vari passaggi che la compongono.
  • Ave: È una lode con cui l’Angelo Gabriele inviato da Dio Altissimo durante l’Annunciazione, che porge all’umile fanciulla di Nazareth dicendogli di rallegrassi, e gioire, perché Dio ha scelto Lei prima della creazione degli Angeli e del mondo in tutto ciò che consiste, per attuare il Suo piano di salvezza dell’intera umanità, decaduta e devastata dal potere dell’inferno che l’ha resa schiava e priva di vita. Eravamo come dei morti viventi al servizio attivo del diavolo.
  • Maria piena di grazia: Il nome Maria significa, Colei che è amata da Dio, e gli viene concessa la pienezza della grazia santificante, dalle parole dell’Angelo. Questa umile Vergine che fu concepita senza peccato originale, quindi, rivestita dallo Spirito Santo come sua umile Sposa, divenne Primizia della Chiesa nascente e modello perfetto per ogni cristiano, che con umiltà e devozione si pose sotto la Sua protezione, schiacciando il potere delle tenebre.
  • Il Signore è con te: Questa espressione è riportata nella Sacra Bibbia, e si esprime con la vicinanza di Dio verso il suo popolo, sul piano di tutte le alleanze che ha voluto stabilire con l’uomo, di cui, l’Arca dell’Alleanza è il simbolo di questo Patto stipulato con Abramo, Isacco Giacobbe e Mosè e tutto il popolo eletto. Ora è la Vergine Maria che viene descritta come la vera Arca dell’Alleanza, dove lo Spirito Santo, suo dolcissimo Sposo, irradia la sua zione santificante. Le parole che le vengono riferite dall’Angelo danno a Maria un significato di grande consolazione, rassicurazione, amore filiale con il Signore, che ha scelto Lei, una povera e umile fanciulla come: Madre del Verbo di Dio che si fa carne, il Messia tanto atteso e desiderato dalle genti, che perdona e cancella tutti i peccati del mondo intero, consegnando la sua vita nelle mani dei peccatori, fino al supplizio della Croce.
  • Tu sei Benedetta fra tutte le donne: Queste bellissime parole furono pronunciate da Santa Elisabetta sua cugina, quando, dopo l’annuncio dell’Angelo andò da lei a far visita. In quel momento ha riconosciuto in Maria la Grazia di Dio, che è scesa su di lei, appellandogli il titolo di “Madre del Suo Signore venga a lei”. È un incontro tra due madri che hanno riconosciuto il dono della gravidanza senza contatto umano fisico, dove, la presenza dello Spirito Santo è talmente potente da far esultare di gioia il bimbo di Elisabetta, Giovanni il Battista, nel suo grembo. Dora in poi la Chiesa è chiamata in prima linea ad annunciare la lode di Dio con il canto di Maria, il Magnificat, che la proclama benedetta e beata fra tutte le donne, perché ha creduto pienamente nelle parole del Signore, e sono ricche di un messaggio teologico e antropologico non indifferente. È lo spirito Santo a muovere le labbra di Elisabetta, per dare amore a Maria, che è partita da Nazareth, dopo che l’Angelo gli rivelò che la sua parente aspettava un figlio che chiamerà Giovanni, denominato: il Precursore del Cristo, che in quell’istante ebbero il loro primo incontro nel grembo delle due madri.
  • È benedetto il frutto del tuo grembo: Elisabetta per mezzo di suo figlio riconosce Dio Incarnato in Maria, e benedice questo bambino che si sta formando, come Colui che porta la salvezza a tutta la terra, il tanto atteso Messia, profetizzato nell’Antico Testamento dal Profeta Isaia. Quante volte abbiamo ripetuto queste parole dell’Ave Maria nel Santo Rosario senza pensare, ad approfondire il loro significato, la loro potenza contro le insidie del diavolo. Infatti, la Chiesa festeggia la gravidanza e il parto più importante della storia dell’umanità, inaspettata, che cambia il destino di ogni singolo uomo. Si è fidata ciecamente di Dio, delle sue parole, delle sue promesse, è senza esitare nemmeno per un millesimo di secondo ha pronunciato il suo SI. In quel momento sublime per il Paradiso, dall’altra parte, ha distrutto tutti i piani dell’inferno, accogliendo nel suo grembo immacolato l’Increato, l’Unigenito di Dio Padre Onnipotente. Maria diventa la Madre del Suo Dio. Infatti, Sant’Agostino afferma che: la vergine Maria ha concepito prima nel proprio cuore e successivamente nel suo grembo, quindi prima la Fede e poi il Signore si è rivelato a Lei.
  • Gesù: con questo nome sublime entriamo pienamente nel cuore della preghiera mariana. Come avrete notato, l’Ave si apre con il nome di Maria e si conclude con il nome di Gesù, Colui che salva l’umanità corrotta dai peccati del mondo. In realtà, con Gesù arriva il punto di arrivo del piano di salvezza di Dio, centro vitale del cuore di ogni uomo. Grazie a un Decreto di Papa Urbano IV del 1264, venne scritto e aggiunto il nome di Gesù alla fine della prima parte dell’Ave Maria. È un autentico miracolo che, la Seconda persona della Santissima Trinità, si è fatto uomo rimanendo allo stesso tempo Dio, e fu il protagonista in prima persona sulla terra, dove dovunque andava, beneficava, annunciava la Venuta del Regno di Dio, guariva i malati e li liberava i posseduti dalle forze demoniche che li rendeva schiavi. Nonostante tutto il bene che ha compiuto, a noi uomini, accecati dalla furia del maligno, non lo abbiamo più riconosciuto come nostro Signore e Salvatore, gli abbiamo voltato le spalle considerandolo un pazzo e un esaltato e con le nostre mani, i nostri peccati, lo abbiamo condannato all’umiliazione morale e psicologica, alla tortura più crudele e sanguinaria e infine, lo abbiamo condotto con cattiveria disumana al Calvario e inchiodato su una Croce. Tradito da un suo apostolo, un amico che ha visto con i propri occhi, la Potenza di Dio sulla terra, che ha vissuto con lui, confermando la risposta di Pietro che lo definì “Figlio di Dio”, per trenta miseri denari d’argento, consegnò il Figlio dell’uomo in mano ai peccatori e suoi acerrimi nemici. Ma sorte che gli tocco successivamente, fu terribile e devastante.
  • Santa Maria: Con l’inizio di questa soave proclamazione della santità di Maria, ci introduciamo nella seconda parte della Preghiera. Anche se la santità va soltanto a Dio, la Chiesa nel corso del tempo e dei secoli ha voluto riconoscere a questa nostra Madre il titolo di Corredentrice, affidandole il compito di salvare l’umanità in pericolo, in quanto partecipa in prima persona alla beatitudine divina, essendo entrata in intima relazione con il Mistero di Dio.
  • Madre di Dio: Maria ha avuto un ruolo importante da parte di Dio, fu predestinata prima della creazione degli Angeli e del mondo, ad essere la Madre dell’Increato, che come ben sappiamo dalla Teologia Orientale e dalla sua spiritualità è chiamata: “Theotokos”. Il Verbo di Dio si è incarnato per opera dello Spirito Santo, senza essere stata profanata, o meglio definire, toccata da mano d’uomo. La fanciulla di Nazareth è stata così elevata ad avere un’alta dignità, per compiere il progetto di Dio, di salvare l’umanità, con il sacrificio estremo di suo Figlio Gesù sulla Croce. Questa Madre, sempre amorevole si è presa cura di questo Bambino Divino in tutto ciò che le accorreva. Gesù da parte sua obbediva ai suoi genitori, aiutando il suo Padre Putativo Giuseppe, nella gestione della bottega come falegname. All’età di dodici anni si recarono a Gerusalemme per festeggiare la Pasqua, e all’insaputa dei suoi genitori rimase nel Tempio ad insegnare ai Scribi e ai Sommi Sacerdoti. Quando lo ritrovarono dopo tre giorni di ricerche, Gesù disse ai genitori: Madre, Padre, perché mi cercavate? Non sapevate che devo occuparmi delle cose del Padre Mio? (Lc 2, 41-51). Queste parole Maria li custodiva nel suo cuore, sapendo che quel fanciullo è il suo Dio, fatto uomo. Sul Calvario questa Madre Addolorata divenne anche la nostra, perché ci ha adottati nel dolore e nello strazio del suo cuore e della sua anima, di vedere la cattiveria umana abbattersi come un ciclone su suo Figlio, immolato come vittima sacrificale innocente per noi miseri peccatori. O Maria, Madre di Dio e nostra, resta sempre al nostro fianco, proteggici sotto il tuo manto. Intercedi per noi presso tuo Figlio Gesù Cristo nostro Signore.
  • Prega per noi peccatori: con questa breve affermazione, noi chiediamo alla Madre di Dio di intercedere presso la SS.ma Trinità, per avere la possibilità di ottenere una grazia indispensabile per la nostra vita quotidiana, il lavoro, la salute, la riscoperta e il rafforzamento della nostra Fede perduta. Maria può intervenire in ogni nostro bisogno, soltanto se è per il bene della nostra anima, anche se siamo immeritevoli. La Madonna non ci abbandona mai al nostro misero destino, ma fa di tutto per condurci mano nella mano da suo Figlio Gesù. Questa umile Madre è il terrore dei demoni, ogni volta che noi peccatori invochiamo il suo Santo Nome, le forze del male mollano la presa e svaniscono, ritornando da dove sono venuti, dall’abisso infernale. Lei tutta pura e tutta santa, mai sfiorata dal peccato originale, ma preservata integra per portare alla luce del nostro mondo infetto, l’Increato, che combatte a nostro fianco satana e tutti i suoi angeli decaduti dalla grazia santificante, che ci vorrebbero portare con loro nell’eterna dannazione. Il suo dolce e amabile amore ci consola nei momenti bui della nostra vita, ci offre la possibilità di redimerci, di accogliere, di obbedire, e incarnare dentro la nostra anima Suo Figlio, Parola vivente del Padre che lo ha inviato nel mondo per salvarci. Maria, sempre in continua orazione nella gioia immensa del Paradiso, accanto a Suo Figlio, al Padre e allo Spirito Santo, dona a noi fiducia, ci difende dagli artigli del nostro più acerrimo nemico, e per sua intercessione, Gesù ci concede tutte le grazie che con la preghiera orante chiediamo, ma con determinate condizioni: fare la sua volontà, rinunciare definitivamente al peccato, abbandonandoci totalmente alla Sua Divina Misericordia, tenere a bada le nostre tentazioni quotidiane, essere sempre connessi a Dio con la Preghiera continua e silenziosa che parte dalla profondità della nostra anima e, infine, andare a Messa e accostarsi ai Sacramenti, cibo e bevanda del corpo e dello spirito. Se seguiamo fedelmente la via che Gesù ci ha indicato, accompagnati da Maria, nessuno mai avrà il potere di separarci, in nessun caso, dall’amore Trinitario.
  • Adesso: con il termine adesso si intende ora, in questo medesimo momento, ma che vale per tutto il cammino della nostra vita in questa valle di lacrime. La nostra preghiera continua e accorata verso Dio è necessaria per la nostra fragilità e precarietà umana, quindi, abbiamo il salutare bisogno di aversa assicurata in ogni istante, e Maria nostra Madre ci aiuta in questo delicato compito, per giungere incolumi alla gioia eterna del Regno dei cieli.
  • È nell’ora della nostra morte: questa è l’ultima fase della nostra vita mortale, quando giunge l’ora predestinata a consegnare la nostra anima al Padre per il giudizio temporaneo, che in base alle nostre colpe, possiamo ricevere una condanna di espiazione temporanea in Purgatorio, oppure, una condanna definitiva nelle profondità dell’inferno, dove il verme non muore e la fiamma non si estingue; ovvero, una sorte più bella, godere la gioia senza fine in Paradiso come anime beate al cospetto eterno della SS.ma Trinità, della Madonna, dei Santi e degli Angeli. La chiesa pellegrinante sulla terra invoca la Madre di Dio come nostra soccorritrice e dispensatrice di tutte le grazie divine, che sono depositate nelle mani di questa Grande Madre, che passano attraverso di Lei, l’umile fanciulla di Nazareth, che tiene testa da sola all’inferno e a tutti i suoi errori che sono sparsi sulla terra per colpire la cristianità. È Lei che intercede per noi peccatori incalliti, presso suo Figlio Gesù Cristo, in nostro soccorso. Purtroppo, la nostra via è una perenne tentazione, perché, viviamo senza regole, immersi nella cupidigia del peccato, e nell’orgoglio, credendo che da soli possiamo fare tutto, eh poveri noi come ci sbagliamo. Ma, quando giunge la nostra ora, di passare da questa terra di transito alla nostra vera vita, per alcuni è accettata con gioia, ma per gli altri, che si ritrovano in un istante in luoghi dove non credevano che esistessero, perché, nella loro vita non hanno dato importanza alle Leggi di Dio e non credevano nella sua esistenza, ora sono costretti a viverci in eterno, nel dolore, nella disperazione, e nella maledizione della loro esistenza. Maria è Colei che aiuta l’anima in questo dedicato passaggio, tenendo lontano i demoni che vorrebbero acchiappare quest’anima in agonia, ma, avendo al proprio capezzale il conforto di un sacerdote o di un vescovo che gli amministra gli ultimi Sacramenti, pentita da ogni male commesso nel corso della sua vita, viene condotto/a in Paradiso, o sistemato/a in un luogo dove subisce una pena temporanea in un luogo di purificazione, dove c’è la speranza che quando sarà purificata, vedrà il Volto di Dio e starà eternamente alla sua presenza. Senza una corazza celeste siamo destinati all’eterna perdizione. Questa protezione è la Madonna, baluardo, difesa, fortezza inespugnabile, muro di cinta, bunker che ci ama e ci custodisce, ci difende e ci salva da una brutta ed eterna fine.
  • Amen: questa splendida invocazione si conclude con Amen. È un’acclamazione ebraica che esprime sicurezza e verità. A tal proposito, Dio è chiamato “Amen” perché, è testimone della verità tutta intera. Dunque, questa parola conclusiva in tutte le preghiere e orazioni che preghiamo è un assenso a Dio, che promette ad ogni cristiano la vita eterna, ma, per arrivare alla tanto designata meta, noi miseri peccatori lo dobbiamo dimostrare con l’Atto di Fede quotidiano. Il suo significato si lega al concetto di affidamento, nel senso che: noi peccatori, recitando con vera ed autentica devozione l’Ave Maria o altre preghiere, accettiamo in todo tutte le verità di fede, in modo concreto e indissolubile, e dicendo amen, mettiamo il nostro imprimatur di vera ed autentica Fede. Dire Amen, è anche un gesto di amore verso Maria, ma soprattutto, verso Dio che ci ha affidato Lei come suoi figli.
Perciò, dopo aver riassunto il tutto in ogni dettaglio questa fantastica preghiera, ora siamo più predisposti a metterci alla sequela di Maria, l’unica creatura umana perfetta, per donare alla pienezza dei tempi, l’umanità a Gesù nostro Signore. La spiritualità di Maria è profondamente pasquale, nel senso che: in piena docilità allo Spirito Santo, di cui compie senza opporre resistenza alla volontà del Padre, sempre con l’accordo dell’Increato. Fedele collaboratrice all’opera di redenzione del mondo intero, rifondato dopo il Diluvio Universale, si associa nell’umiltà e nel doloroso silenzio al sacrificio della Croce, amorosamente consenziente alla vittima da Lei generata, che dopo il lungo spasimo della passione e morte di Gesù, ha vissuto in prima persona la gioia sconfinata della resurrezione, sconfiggendo per sempre, il peccato, il diavolo e la morte portata nel mondo dal primo peccato, commesso dai nostri progenitori, Adamo ed Eva, e dall’inferno, origine e causa di ogni male. Maria è la Donna che medita e contempla silenziosamente e con discernimento interiore la vita di suo Figlio Gesù, e lo porta a compimento sul Golgota, nel sacrifico supremo che un Dio possa mai fare, espiare tutti i peccati dell’intera umanità. È la Donna della speranza per eccellenza, che non si ripiega sulla sua persona, ma nella sua semplicità e umiltà, gioisce nell’avere la presenza continua di Dio accanto a Lei nella storia dell’uomo, specialmente nella liberazione dei poveri e degli oppressi. Donna profetica che con la preghiera del “Magnificat”, esalta gli umili, gli abbandonati, li perseguitati, quindi, come serva fedele di Dio, spodestando i ricchi e i potenti, conducendoli passo dopo passo, ad un’autentica conversione, nell’abbandonandosi totalmente nella fede a Dio, anche nei momenti di oscurità, e persevera fino alla fine, quando, si ricongiunge con il suo amato Figlio in Paradiso. Attende in preghiera orante nel Cenacolo con gli Undici, in attesa dello Spirito Santo Santificatore, che darà vita alla prima chiesa nascente, con la manifestazione gloriosa di Suo Figlio Gesù alla fine dei tempi, quando, verrà a giudicare i vivi e i morti e il suo regno non avrà fine. (Credo). Maria è una Madre che ama con amore puro ed incondizionato tutti i suoi figli, e li vuole tutti salvi, e che nessuno si perda. Avere Maria come nostra insegnante nella sua scuola della parola e dell’ascolto, è un dono prezioso che Dio nella sua profonda bontà poteva donarci. Ora sta a noi mettere in pratica quello che abbiamo appreso, non è facile, ma con il suo aiuto e la nostra costanza possiamo farcela, nonostante, il nostro crudele nemico che cerca giorno dopo giorno di ostacolarci. Però avere la presenza di Maria nel nostro quotidiano è fondamentale, perché, ci unisce in un legame d’amore con Cristo, che ci dispensa le grazie necessarie per la nostra vita in questa valle di lacrime, e noi come suoi figli, che siamo stati partoriti nel dolore sul Golgota, dobbiamo essere consapevoli che il suo affetto non ci abbandonerà mai, ma dobbiamo portarle rispetto, amarla come amiamo la nostra madre carnale, è dobbiamo obbedirla in tutto come bravi figli. Gesù stesso ci ricorda: “prima di venire da me, dovete passare per le mani di mia Madre, perché, a lei nulla mai posso rifiutarle”. Di fatti, ne abbiamo un esempio pratico alle Nozze di Cana di Galilea, quando Maria chiese cortesemente al Figlio di fare un miracolo, e così avvenne, trasformando l’acqua in vino di una qualità migliore del precedente, lasciando senza parole i commensali e gli stessi sposi. Maria è dotata di un potere talmente grande da distruggere e annientare l’intero inferno. Ogni volta che interviene sull’umanità ferita e perseguitata dal male, Lei è vittoriosa, e il nemico fugge sconfitto e annientato, essendosi consacrata totalmente a Dio, quando pronunciò il suo “Fiat”: “Sono la serva del Signore, avvenga in me tutto ciò che hai detto”. Quando si uniscono in battaglia Figlio e Madre nella lotta contro il male, e vengono in soccorso delle anime e di noi esorcisti, che lottiamo contro la bestia, il demonio è costretto da una Potenza Superiore ad abbandonare la presa, perché, non potrà mai sconfiggere Dio, e qualunque demone pensa di averla meglio, si sbaglia di grosso. Quando ci rivolgiamo a Maria per chiede qualunque grazia, dobbiamo usare un tono educato, umile e rispettoso, perché il suo cuore di Mamma possa ascoltarci nella nostra sofferenza, e Lei possa intervenire a consolarci, ha donarci la pace interiore come prima medicina, successivamente, chiediamo bene le grazie, Gesù per sua intercessione ce li fa ottenere con una vita sana e la preghiera costante. Dobbiamo smetterla di lamentarci sempre, di piangerci a dosso, non ne vale la pena, perché, grazie a questa Madre addolorata suo Figlio si è donato a noi sul supplizio della Croce, ed è ancora presente in mezzo a noi nella Santa Eucaristia, cibo e bevanda che risana da tutti i mali del corpo e dello spirito, rendendoci figli, nonostante le nostre gravi e a volte intolleranti colpe, la Madonna sta vicino a noi, e da noi vuole: ascolto, obbedienza, accoglienza di coloro che soffrono, riconoscenza che apparteniamo a Lei come suoi sudditi, a Dio come figli e a Gesù come fratelli, e dobbiamo amarli in modo incondizionato come ci amano a noi. Maria è considerata il primo Tabernacolo vivente che per nove mesi Gesù cresceva nel suo grembo inviolato e verginale, anticipando nel mistero dell’Incarnazione, la fede eucaristica della Chiesa, e si concede in adorazione di Santa Elisabetta ancora invisibile agli occhi di noi uomini, ma irradiando la sua luce attraverso gli occhi e la voce di Maria. Quale meraviglia e quale gioia poter rivivere questa scena di autentico amore, se solo ne avessimo la possibilità di come poter tornare indietro nel tempo ed assistere al miracolo all’interno del miracolo stesso. Come dicevamo in precedenza, Maria è Colei che tiene l’inferno sotto i suoi piedi e non lascia scampo a nessuno, e come si usa dire, non fa prigionieri. Con una semplice Ave Maria recitata con Fede, è un autentico supplizio e terrore per il nemico. Di fatti, nella Sacra Scrittura vi è scritto: “Lei ti schiaccerà la testa sotto i suoi piedi” (Gn 3, 15), e da Lei è nato Cristo, che ha vinto il diavolo e tutte le sue diaboliche schiere. Quante vittorie possiamo ottenere soltanto invocando il Nome di Maria: “Tremate inferi, quando pronuncio il Nome di Maria”, questo deve essere il nostro grido di battaglia contro l’inferno, e, posso dare dimostrazione che con l’aiuto di Maria nostra Madre e di Gesù nostro Fratello, ne usciremo vincitori. Il diavolo odia Maria per due motivi fondamentali:
  • la sua umiltà lo umilia essendo un superbo e un orgoglioso, perché, con il suo SI, l’Increato si è fatto Carne, sconfiggendo le forze del male con la sua Morte e Resurrezione.
  • Perché, Lei essendo una creatura umana è Immacolata e dal maligno è inattaccabile, e in Lei si racchiudono tutte le virtù nel loro massimo splendore.
Fratelli e Sorelle carissimi, il diavolo è continuamente beffeggiato da una donna, che è la Madre di Dio, fortezza inespugnabile, terrore dei demoni, che davanti a lei perdono il loro potere e la loro forza distruttiva, sono come dei cagnolini incapaci di farci del male. Affidandoci a cuore aperto alla Vergine Maria, chiedendo con umiltà la sua intercessione, non resteremo mai, e dico mai delusi. Recitando con devozione il Santo Rosario tutti i giorni, riviviamo in simbiosi la vita della Madonna e del Signore nostro Gesù Cristo, che sconfigge ogni eresia, peccato e cattiva condotta, riconquistando con la preghiera, i sacramenti, il legame con Dio, che abbiamo spezzato con la nostra infedeltà e fragilità umana. Noi uomini peccatori dobbiamo tenere per mano Maria, così possiamo camminare sicuri e senza ostacoli verso suo Figlio Gesù, perché, il potere oscuro del male non trionferà mai sul bene. Le promesse fatte da Gesù a noi indisciplinati sono eterne, e sono via, verità e vita. Maria Santissima in un messaggio dato il 16 giugno 2014 disse: “Quando il male crederà di dominare la terra, io mi presenterò davanti al popolo di mio Figlio e per volontà divina lo strapperò dai suoi sanguinari artigli e lo consegnerò a mio Figlio”. La totale sconfitta di satana e di tutto il suo inferno fu stabilita da quando Dio, arrabbiato con il serpente lanciò quella terribile maledizione: “porrò inimicizia tra te e la Donna, tra la tua stirpe e la stirpe di Lei”, e con la vittoria finale: “Essa ti schiaccerà il capo”.
Maria, vestita di sole e con la luna sotto i suoi piedi, è terribile come un esercito schierato e pronto per la battaglia, dove uscirà Lei vincitrice. La Vergine a Fatima rivelò ai tre pastorelli: “Il mio Cuore Immacolato Trionferà”, esso si compirà e nessuno lo potrà mai impedire, perché, il bene ha sempre la meglio sulle forze del male. In questo tempo di devastazione mondiale, la Chiesa Sposa di Cristo è sotto attacco dalle forze visibili e invisibili, e noi cristiani abbiamo il compito di pregare senza mai stancarci per indebolire le schiere infernali, il “dragone”, che avanza senza sosta. Ma quando la battaglia sarà conclusa e gli sconfitti abbandoneranno il campo di battaglia perché sono schiacciati dal calcagno di Maria. Una semplice e umile Donna vincerà l’inferno intero! Il termine Trionfo vuol significare, vittoria sul peccato e sulla morte corporale, ecco, perché dobbiamo essere pronti e preparati quando verrà a bussare alla nostra porta della vita, così non potrà farci del male, non potrà condurci dove noi non vogliamo andare, altrimenti, sarà la nostra fine, il nostro annientamento, vale a dire, la perdita di Dio per l’eternità. Nel Cuore di Maria il bene ha già trionfato. Tuttavia, il Trionfo del Suo Cuore Immacolato va oltre il suo trionfo personale. La vera Vittoria è quella sul male, con la collaborazione fedele del popolo santo di Dio, in Comunione con tutta la Chiesa, in cui, i nostri cuori alla fine diventeranno come il Suo. Finalmente, il male sarà legato per tutta l’eternità nel suo buco fetido e non nuocerà più a nessuno. Noi cristiani siamo chiamati in prima persona ad aiutare la Madonna nel Trionfo del Suo Cuore Immacolato che è già iniziato da tantissimo tempo da anime pie e devote il tutto il mondo, che hanno ascoltato i messaggi che questa Madre ha annunciato nelle sue apparizioni, e hanno eseguito alla lettera le scelte che Lei ha menzionato. Hanno detto SI al Signore e si sono unite nell’esercito di Maria, con la preghiera, i sacrifici e i digiuni, per portare nel mondo devastato dalla presenza continua del diavolo, fede, pace, amore, benevolenza, carità e tant’altro. Quindi, chi prega con il Santo Rosario in mano con Fede e profonda devozione e riconosce la Vergine Maria come Madre, non può essere ingannato dal demonio, che viene automaticamente sconfitto e ridotto in miseria. Recitando l’Ave Maria, sconvolgiamo l’inferno intero, come se una miriade di bombe atomiche deframmentano tutte insieme in quel luogo tetro e nauseabondo, sterminando ogni cosa. Le potenze tenebrose sono sconfitte, annientate da questa meravigliosa preghiera, che ci conduce per mezzo di Maria in cielo. Bisogna recitarla in ogni momento della nostra giornata e durante la notte prima di addormentarci. Quell’abbominio della natura angelica non può prevalere sui figli di Maria, perché, parte già sconfitto in partenza. Nonostante siamo peccatori, ma figli tuoi o Maria, confidiamo nella tua materna protezione, guidaci, proteggici da ogni insidia del male, dell’anima e del corpo, per essere fedeli a tuo Figlio Gesù Cristo nostro Signore. Amen.
Non ci dobbiamo scoraggiare mai, il nostro migliore esorcismo è avere in modo perpetuo e continuo la presenza della Madonna nel nostro cuore, nella mente, nella coscienza, nell’intelletto, e così facendo, saremo liberi dalle catene infuocate del demonio oppressore. Guai a noi se ci ostiniamo a compiere o seguire assiduamente le vie del male, non smetterò mai di ripeterlo: la nostra punizione sarà eterna, la vita e breve e bisogna impegnarla per la salvezza delle anime. Nemmeno noi membri del corpo ecclesiale della Chiesa saremo perdonati per le nostre colpe, per aver condotto le anime verso la perdizione, verso l’errore, l’eresia, il nostro peccato è ancora più grave, perché, sapendo la verità di Fede, abbiamo taciuto, e perseverato in continuazione nell’errore in modo volontario e non casuale, quindi, la nostra colpa rimane. Come successori degli Apostoli dobbiamo essere retti, aiutare le anime in pena e condurli verso Dio e il Paradiso. Nel momento del pericolo invochiamo con Fede l’aiuto di Maria Santissima, che viene in nostro soccorso tenendoci lontani da quel caprone infetto. San Giovanni Bosco raccomandava sempre ai suoi ragazzi e in tutte le sue omelie, che ci sono due Colonne portanti che salveranno la Chiesa dalla furia dell’anticristo devastatore: l’Eucaristia e Maria Ausiliatrice, protettrice di tutti gli autentici cristiani. Nel mio terzo libro “Maria. Madre nostra”, ci sono tutte le indicazioni che ci portano verso il Paradiso, affiancati dalla presenza viva di Maria, umile Serva del Signore, dove si è potuto realizzare il Progetto Salvifico di Dio Padre per il mondo intero. Grazie Madre Santa, che ti prendi cura dei tuoi figli, ci conforti, ci insegni ad essere delle brave persone, nonostante siamo peccatori, fragili, dei bamboccioni che danno tutto per oro colato, seguendo le cattive intenzioni che con astuzia il nostro acerrimo nemico ci suggerisce, ma che viene in continuazione legnato dalla tua continua presenza in mezzo a noi. Desidererei che le parole scritte dal Monfort, siano scolpite nel mio cuore a fuoco: “Totus Tuus ergo sunt et anima mea Tua sunt. Accipio Te in mea omnia. Praebe mihi Cor Tuum, Maria”. Tradotto vuole significare: “Sono tutto tuo, e tutto ciò che è mio è tuo. Ti accolgo in tutto me stesso, offrimi il cuore tuo, Maria”. Siamo giunti agli ultimi tempi, descritti nel Libro dell’Apocalisse e non solo; Maria SS.ma da quando appare a noi uomini, servendosi di umili servi devoti in ogni parte del mondo, ci esorta alla Fede, alla Preghiera e alle buone e sante azioni. È Lei che tiene fermo il braccio di suo Figlio Gesù che ha perso la pazienza con noi peccatori. Ma giungerà quel fatidico momento che Lei non potrà più fermare e placare la sua ira, quindi, ci dovremmo prendere le vostre responsabilità e dovremmo dare conto di tutte le vostre cattiverie e perversioni di tutta la vostra vita. Saremo puniti duramente, e di conseguenza condannati senza “remissionis peccatorum” all’eterna dannazione, se non facciamo di tutto per converticci. Pentiamoci con sincerità e ritorniamo a Dio con umiltà e penitenza, lasciandoci alle spalle la vecchia e corrotta vita, piena di scandali e cattiverie. Risorgiamo con Gesù a nuova vita, trasfigurati nella sua Luce e redenti con il suo Sangue, con l’aiuto indispensabile di Maria, dell’Arcangelo San Michele, Principe delle Celesti Milizie, e di tutti i Santi, abbiamo sconfitto il dragone infernale e tutte le sue schiere diaboliche. La Vergine Maria che ha vissuto nel nascondimento per tutta la sua vita, Dio l’ha resa sublime e potente, amandola più degli Angeli e degli uomini, rendendola: “un arma di distruzione di massa” di tutte le forze nemiche, e a sua volta, dopo averla Assunta in Cielo in Corpo e Anima, l’ha incoronata, Regina del Cielo e della Terra, ed è diventata la nostra Sovrana, che regna indisturbata insieme con il Figlio, il Padre e lo Spirito Santo, instancabilmente su tutto il creato e l’immensità dell’universo. Nessun’altra creatura pur quanto pura possa essere, è concesso entrarvi senza uno speciale privilegio, che si può ottenere su richiesta di Maria, di cui, il suo adorato Figlio non rifiuterà. La supremazia della Madonna è riconosciuta con vergogna e terrificante paura da satana e tutto il suo luogo infernale, che in tutto il corso dei secoli si è dovuto piegare e prostrare fino a terra e continuerà a piegarsi senza sosta alla Sua Grazia santificante per tutta l’eternità. Questa dolcissima Madre quando viene fedelmente invocata è presente fisicamente in tutti gli esorcismi, e qui si denota di come la Grazia Divina gli permette di trionfare sui vizi e peccati di ogni genere, e ogni qual volta, quell’infelice angelo ribelle si ritrova schiacciato sotto i suoi piedi, e impotente se ne torna strisciando come un insignificante verme nel suo fetido e logoro luogo di provenienza, liberando quella povera creatura dalla sua presenza disruttiva. Ogni singolo uomo che si pone a fianco della Madre di Dio, si allontana totalmente dal pericolo, che ci aspetta in aguato, sempre pronto a colpirci con ogni tentazione, anche banale, ma che porta la sua firma. La sua Luce bianchissima, più potente de sole, acceca il nemico e lo confonde, dando alla vittima un senso di pace profonda all’interno della sua anima. Il nemico contorcendosi nel suo corpo, provoca dei dolori lancinanti per il semplice motivo che non ha nessuna intenzione di lasciarla libera, ma con Maria non si scherza, trionfa sempre, trafiggendo con mille spade affilate il nemico, che urla con una voce proveniente dall’inferno che sulla terra non è mai esistita. Bastonato è costretto per volontà di Gesù a uscire, la posseduta ritorna in sé, benedicendo e glorificando Dio, che con assidua preghiera e sacrifici ritorna alla vita normale. Se non ci fosse Maria, l’uomo sarebbe rimasto condannato e incatenato dal demonio per sempre. Ma ringraziando Dio non è più così. Quando il Suo Cuore Immacolato Trionferà, l’inferno sarà definitivamente sconfitto, e non ci sarà più: dolore, morte, peccati e altre brutture, ma saremo felici in un mondo nuovo completamente cambiato rispetto al precedente. Quando tutti insieme in un’unica accorata voce, pronunceremo il nome di Maria, lucifero e tutte le sue gerarchie ribelli, tremano e si contorcono nel loro stesso dolore, urlando e bestemmiando e imprecando, perché, non possono resistere a tanta bellezza, umiltà e potenza. La migliore arma di difesa che noi uomini che dobbiamo utilizzare per allontanare e sconfiggere l’indesiderato è il Rosario. Maria libera, il nemico scappa con la coda tra le gambe, e corre così velocemente che non si vede neanche la fumata. Ella è il capolavoro di Dio, e nessuna mente umana potrà mai comprenderlo, ma soltanto, coloro che guardano con gli occhi dello spirito e della Fede la potranno vedere e ascoltare. Quando il sacerdote esorcista alla fine del Rito esclama: “In Nome di Maria Vergine Immacolata, ti ordino e ti comando di abbandonare questa anima che appartiene a Dio”, il demonio cede, si arrende e dice con grande rabbia e crudeltà: “Adesso bisogna che io me ne vada”, quindi, lascia il corpo della sua vittima e fa ritorno nel suo buco nauseabondo dove continuerà a soffrire duramente è torturato per l’eternità.
In conclusione, il Vecchio Simeone nel giorno della Presentazione di Gesù al Tempio, come prescriveva la Legge di Mosè, quando vide il Bambino tanto atteso, ringraziò Dio, e poi disse a sua Madre: “Egli è qui per la rovina e la resurrezione di molti in Israele, segno di contradizione, perché, siano svelati i pensieri di molti cuori. È anche a te una spada trafiggerà l’anima”. (Lc 2, 22-39). Maria di canto suo serbava tutte queste cose nel suo cuore, sia come Madre dell’Increato, sia come figlia dello stesso Dio. Ora la stessa Madre Addolorata era presente sotto la Croce di Suo Figlio sofferente, per espiare con la sua vita i nostri più vili peccati. Insultata senza vergogna e pietà dalla folla e dai Capi del Sinedrio senza Dio, che non avevano compreso il vero ed autentico messaggio di salvezza del Messia tanto atteso, Lei in assidua comunione spirituale con il Figlio, il Padre e lo Spirito Santo, ci ha presi come suoi figli, partorendoci nel dolore e nella sofferenza più atroce, nonostante tutte le cattiverie sataniche e comportamenti disumani che gli infliggevano. Questa Madre duramente provata perdona e intercede senza esitazione presso suo Figlio agonizzante di perdonarci, di non punirci severamente come meriteremmo, ma di avere tanta Misericordia accogliendoci nella Sua Grazia, che per la nostra salvezza Egli, l’Increato, si consegnò volontariamente alla morte di Croce. O Madre mia Addolorata, hai condiviso le sofferenze di Gesù nel tuo cuore di Mamma per salvarci dal male. Donaci non per i nostri meriti ma per il tuo adorato Gesù la vita immortale senza fine, dove la Luce del Paradiso spazza viale tenebre della sofferenza, e spezza ogni legame con il maligno. Ricorda San Bonaventura che: “nessuno può entrare in cielo, se non per mezzo di Maria”.
Data a Roma nella Sede Episcopale il 02 Febbraio AD 2022
Nella Solennità della Presentazione del Signore e VII Anno di Ministero Episcopale
+ Salvatore Micalef
Vescovo Ordinario
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